venerdì 23 ottobre 2015

LIBRO VS FILM: memorie di una geisha, doppio capolavoro


C'è chi conosce Memorie di una geisha grazie al film, chi ha approfondito con il romanzo. In entrambi i casi non si è perso nulla. Non perché siano uguali, ma in quanto sono piccole opere d'arte a sé, ognuna in modo diverso.


Il libro 

L'autore, Arthur Golden, ha scritto un romanzo avente come protagonista una donna. La storia è in prima persona e fa pensare che dietro a quelle parole ci sia una mente maschile.

Uscito nel 1997, il romanzo racconta il mondo delle geishe che viene definito anche mondo fluttuante: una realtà che fluttua distaccata e parallela dal mondo reale, dove l'uomo può perdersi in mezzo ad arte, bellezza e anche amore. Ma ci sono dei particolari nel libro, come la 'vendita della verginità' di una geisha, che pare sia stata vista come diffamazione del mestiere in sé (per questo, l'autore è stato denunciato per violazione di contratto dalla geisha che l'ha aiutato nella stesura del libro).

Quando Mameha mi assegnò il nuovo nome sentii la piccola Chiyo sparire dietro una maschera bianca con labbra rosse. Ormai ero una maiko, un'apprendista geisha. Da quel momento dissi a me stessa: quando preparo il tè, quando verso il sakè, quando danzo, quando lego il mio obi, sarà per il direttore generale, finché non mi troverà. Finché non sarò sua...
La storia parla della piccola Chiyo che viene venduta dal padre assieme alla sorella. Lei viene comprata da una casa da geishe per la particolarità dei suoi occhi azzurri su viso orientale, mentre la sorella viene acquistata da un bordello.

Dal paesino di pescatori che era Yoroido si ritrova in un mondo di sete e trucchi. Dopo un primo momento di rifiuto, abbandonata dalla sorella Satsu, accetta di lavorare come serva della casa, dato che durante il tentativo di fuga la padrona della okiya, la casa, si è rifiutata di continuare a pagarle l'istruzione da geisha. Ma l'incontro con un industriale di una compagnia elettrica le farà vedere la bellezza di un mondo così affettato, e anni dopo la grande geisha Mameha la richiederà come apprendista personale, per trasformarla in poco tempo nella migliore geisha del quartiere Gion. È una scommessa quella che Mameha fa con la padrona della casa, se Chiyo, in arte Sayuri, ripagherà il debito della sua acquisizione, diventerà l'erede della casa e prenderà il cognome della padrona, mentre se perderà Mameha stessa pagherà quel debito e la sua rivale, la crudele Hatsumomo, vincerà e la sua pupilla Zucca verrà adottata al posto di Sayuri. In tutto ciò, se Hatsumomo vincesse, Sayuri verrebbe sbattuta fuori di casa.

Ma la seconda guerra mondiale sta per cadere sul Giappone. Prima la devastazione, poi gli americani porteranno la fine delle meraviglie del mondo fluttuante, e la giovane Sayuri dovrà trovare il suo posto in questo nuovo mondo...

La Geisha è un'artista del mondo che fluttua: canta, danza, vi intrattiene; tutto quello che volete. Il resto è ombra, il resto è segreto.
Il romanzo si sofferma su tutti i dettagli, il lettore impara insieme a Sayuri attraverso le lezioni descritte minuziosamente, sia le abitudini che i segreti di questa figura misteriosa. Le geishe non sono prostitute, né cortigiane, ma donne che fin da piccole vengono istruite a intrattenere elegantemente chi si trattiene nelle case da tè, attraverso la danza, la musica e un intelligente eloquio. E la bellezza, ovviamente.


Il film

Il film (2005, diretto da Rob Marshall) ha avuto qualche critica per aver scelto delle attrici cinesi tra i personaggi principali. Mentre il libro punta sull'affascinare descrivendo i dettagli, qui le vere protagoniste sono le emozioni. Lo spettatore s'innamora di queste donne ricoperte di seta, piange quando Chiyo viene abbandonata, e tifa per Sayuri che lotta contro le angherie di Hatsumomo per diventare la geisha migliore di Gion.
I colori degli abiti sono meravigliosi, le interpretazioni delle attrici sono impeccabili e vedere la protagonista immergere le dita nel ghiaccio e poi suonare lo shamisen (simile al mandolino),  perché la dedizione e le sfide estreme perfezionano l'arte... è coinvolgimento e ammirazione allo stesso tempo.


LIBRO VS FILM

Ricorda Chiyo, noi geishe non siamo cortigiane, e non siamo mogli. Vendiamo la nostra abilità, non il nostro corpo. Creiamo un altro mondo, segreto... un luogo solo di bellezza. La parola geisha significa artista, ed essere geisha vuol dire essere valutata come un'opera d'arte in movimento.

La mia idea è che ci si possa godere il libro senza vedere il film e viceversa senza problemi, ma sono due esperienze diverse, una di formazione e l'altra di immersione emotiva.
Ovviamente ci sono differenze, ma queste si limitano nella possibilità del film di raccontare meglio una parte del libro. Ad esempio il debutto di Sayuri a teatro. Mentre nel libro viene descritta la scena, nel film lei danza in modo tragico ed estremizza il pathos portando a un'estasi visiva.

Questa sfida finisce alla pari, ma se avete amato il cartaceo o l'opera da grande schermo, dedicatevi a entrambe, perché un capolavoro simile dovrebbe essere vissuto a 360°.

- Lynn 



Nessun commento:

Posta un commento