mercoledì 27 maggio 2015

Ville abbandonate, e 'Ascosi lasciti': i fotografi dell'abbandono


Urbex è un progetto che riunisce tutti i fotografi affascinati dall'abbandono di edifici e in Italia, a riunire questi artisti del decadimento, c'è il sito Ascosi Lasciti.
Per chi non se lo ricordasse, "ascosi" vuol dire "nascosti", perciò ville e capannoni in disfacimento non sono ruderi da dimenticare, ma tesori nascosti, eredità bellissime.
Ho intervistato Alessandro Tesei, curatore del sito, per saperne di più.

1. Quando e come è nato Ascosi lasciti?
Ascosi Lasciti nasce poco più di due anni fa, per dare sfogo ad una mia passione, coltivata da anni, per provare a  condividerla pubblicamente e cercare persone accomunate da questo strano hobby.

2. Qual è il rapporto con Urbex?
Urbex è l'acronimo di Urban Exploration, esplorazione urbana. Chiunque si avventuri in luoghi in rovina e decadenti si può dire che compia delle esplorazioni urbane. Ascosi Lasciti è espressione di questo fenomeno.

3. È giusto parlare di turismo dell'abbandono?
È giusto! C'è una discreta nicchia di persone, per lo più fotografi, che vengono mosse da questo genere di turismo. Io stesso un anno fa mi recai a Berlino per lavoro e dedicai il mio tempo libero a visitare ospedali e parchi tematici abbandonati, piuttosto che i classici musei. Quando capita che si trovi un "pezzo pregiato" qui in Italia, come ad esempio una vecchia fabbrica ancora intatta e rimasta chiusa per 40 anni, si scatena una vera e propria caccia al luogo, e si creano gruppi di persone che in pochi giorni organizzano viaggi anche dall'estero, Francia, Belgio, Germania, ecc...

4. Quante persone seguono il tuo sito? 
Foto di Chris Morri
Attualmente Ascosi Lasciti è forse l'unico sito in Italia che pubblica con cadenza regolare un articolo ogni tre giorni, e si occupa di recensire non solo classici dell'urbex, ma soprattutto nuovi luoghi appena scoperti dai vari team in giro per l'Italia.
È molto seguito, principalmente in Italia, ma sta iniziando ad aumentare il numero di visite anche dall'estero, soprattutto USA, Francia e UK.
Possiamo contare su nomi di spicco nel panorama nazionale ed europeo, tra cui Chris Morri, fondatore del più grande gruppo di appassionati di urbex; il PLAI, Stefano Barattini, un esploratore estremamente prolifico e un grande fotografo, creatore del gruppo "Manicomio Fotografico"; Elvira Macchiavelli, giovanissima corrispondente dalla Toscana; Jonthan della Giacoma, una leggenda, il più grande esploratore europeo, con all'attivo oltre 400 posti visitati in tutta Europa; Francesco Coppari, che si è spinto fino nelle zone abbandonate intorno alla centrale nucleare di Chernobyl; Emanuele Bai, fine fotografo e scrittore; Gianni Pastorino, giornalista e nostro corrispondente ligure; Marianna Arduini, un'altra incredibile viaggiatrice che ci porta ogni volta delle perle; per non parlare dei gruppi gemelli di Ascosi Lasciti Centro Marche ed Ascosi Lasciti Abruzzo, nati da poco ma che promettono grandi cose.
Presto avremo anche un corrispondente dalla Spagna e stiamo lavorando per il Giappone, mentre abbiamo già diverso materiale su Francia, Germania, Belgio, Svizzera e Malta.

5. Quali sono i luoghi preferiti per fare foto? Ville, capannoni...
Ogni fotografo ed esploratore ha le sue preferenze. Io personalmente prediligo vecchie ville e palazzi nobili, ma conosco persone attratte unicamente dall'archeologia industriale, o dai lasciti ecclesiastici, quali chiese e conventi.

6. È legale?
Non posso dire che sia legale, ma di sicuro non commettiamo atti moralmente illeciti. Se un luogo è sprovvisto di cartelli che ne indichino una proprietà ed è anche sprovvisto di barriere a sua protezione, non si commette in effetti alcun reato. Ovviamente non sempre è così semplice, e a volte si rischiano comunque denunce che vanno dall'invasione di edificio al furto aggravato.

7. In Italia quali sono le città in cui è più popolare questo tipo di fotografia?
E' molto popolare in tutta l'Italia del Nord e del Centro. Al Sud è meno praticata, quasi assente, sebbene ancora non sia riuscito a comprenderne le motivazioni.

8. Secondo te, il turismo dell' abbandono potrebbe essere una risorsa positiva per l' Italia in crisi?
Isola di Gunkanjima
Domanda difficile. Il turismo dell'abbandono sarà sempre una nicchia e non può essere equiparato al turismo classico, per vari ed ovvi motivi. Le strutture abbandonate sono spesso fatiscenti ed esposte a pericoli di varia natura quali crolli o presenza di amianto, inquinanti chimici, personaggi poco raccomandabili che ci vivono, ecc... quindi proprio per queste ragioni sarebbe impossibile ed estremamente irresponsabile creare questo genere di turismo diffuso.

Allo stesso tempo bisogna dire che questo modello di turismo è già realtà in altri Paesi, fra cui il Giappone con l'isola abbandonata di Gunkanjima o l'Ucraina con le rovine della città radioattiva di Pripyat, entrambe visitabili con una guida in veri e propri tour dell'abbandono.  

9. Se qualcuno volesse diventare un fotografo dell' abbandono e affiliarsi ad Ascosi Lasciti, cosa dovrebbe fare?
Ascosi Lasciti è sempre aperto a nuove collaborazioni ed è alla ricerca di nuovi team che possano curare aree geografiche nelle quali non ci sia già un corrispondente, (potete vederla da qui:  http://ascosilasciti.com/explores-profiles/ ), quindi, beh, fatevi avanti!

10. Progetti futuri?
Molti progetti, come già accennato, stiamo preparandoci per avere almeno un corrispondente in altre nazioni europee e regioni italiane. Inoltre, insieme agli autori Roberto Ricci e  Marco Vescovo stiamo preparando una serie televisiva sull'esplorazione urbana di cui ancora non posso svelare i dettagli....

Grazie per l'intervista!
- Lynn 

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