mercoledì 9 dicembre 2015

BLOGTOUR "BUGIARDI SI NASCE O SI DIVENTA", intervista ai personaggi


Vi ricordate di Alice Schiano, la professionista di bugie, accomodatrice di vite che mente per voi? La protagonista del romanzo Lie4Me?
Se no, correte a leggere la recensione scritta qui e l'intervista all'autrice qui. Si parla di chick-lit che fa ridere, un'ironia intelligente in un giallo che ogni ragazza vorrebbe vivere. E poi, ci vorrebbe davvero qualcuno che possa mentire per noi a pagamento! O no?

In breve (tratto dalla recensione):
Proprio come l'Alice del Paese delle Meraviglie, anche Alice Schiano ha un'irrefrenabile fantasia e decide di sfruttarla per inventarsi un lavoro alternativo. La sua missione è migliorare le vite altrui... una bugia alla volta. Vuoi mollare il tuo fidanzato ma non vuoi farlo di persona per non vivere un'esperienza spiacevole? Vuoi fare bella figura con il capo, sbarazzarti di una rivale, conquistare un collega? Alice è la donna che fa per te! Non c'è nulla che non possa risolvere grazie alla sua parlantina, e non prova mai rimorsi per ciò che fa, perché mentire paga, e bene! I servizi della sua agenzia sono richiestissimi, gli affari vanno alla grande e anche la vita sentimentale scorre liscia come l'olio, forse proprio perché racconta un bel po' di bugie anche al fidanzato. Finché qualcuno non fa saltare in aria la sua auto. Chi è stato? Alice non intende restare con le mani in mano ad aspettare che la polizia scopra il colpevole. Tanto più che collaborare con l'ispettore Donati, uomo affascinante quanto irritante, potrebbe portare a risvolti inaspettati. In tutti i sensi.

Ho intervistato i personaggi della storia per saperne di più, ormai dei VIP che stanno girando la rete in un blogtour di cui questo blog è entrato a far parte. 
Ma passiamo alle domande. In ordine, gli itnervistati saranno Alice, la professionista bugiarda, Giulia, la sua segretaria, ed Edoardo, il suo ragazzo. 


Oggi vogliamo indagare un poco sul tuo passato, Alice. Qual è stato il primo caso che hai trattato in qualità di accomodatrice?
A:- Oddio è imbarazzante. Agli inizi ho dovuto faticare per costruirmi una rete di clienti. Nessuno mi conosceva, né aveva ancora ben chiaro in cosa consistesse il mio lavoro, perciò  pur di farmi notare e poter iniziare ad accumulare clienti con il passaparola accettavo qualsiasi incarico. Anche casi che oggi non accetterei più. Chi mi chiamava allora credeva che il mio servizio fosse express! Telefonavano e mi dicevano cose del tipo “Oggi alle 8 sarò a pescare con Sergio, coprimi con mia moglie.” Non avevo modo di studiare i casi, preparami, costruire un piano.... o accertarmi che il caso fosse una cosa seria e non una stupidata o qualcosa di imbarazzante... come la richiesta del mio primo cliente, che riguardava delle galline.
Galline!?
A:- Ahimè, sì. Galline. Una mattina ricevetti una chiamata sul cellulare, una disperata richiesta d'aiuto da parte di un uomo che mi chiedeva di correre da lui per coprire il suo allevamento segreto di galline. Aveva avuto la malsana idea di organizzarlo nel suo appartamento, in un grosso condominio del centro di Milano.
No!
A:- Sì, il mondo è pieno di gente strana. I vicini avevano subodorato qualcosa, letteralmente, e l'amministratore stava per venire a fargli visita. Se la sua attività fosse stata scoperta non solo gli avrebbero affibbiato una multa salata, ma rischiava lo sfratto se il tutto poi fosse giunto all'orecchio del proprietario di casa. Corsi da lui e mi ritrovai in mezzo al caos. Grazie al cielo, il suo allevamento era appena agli inizi e comprendeva solo un centinaio di pulcini all'epoca dei fatti, ma vedere quei batuffoli gialli aggirarsi per l'appartamento correndo come disperati su ogni superficie non mi riempi di gioia. Erano carini, per carità, non dico di no, ma erano anche dei piccoli diavoli che si rifiutavano di farsi acciuffare! Non è vero che fare 'pio pio' li fa venire verso di te, l'unica cosa che vogliono o a cui pensano è il cibo, niente altro. Spargemmo una scia di mangime fino all'interno di uno scatolone vuoto mezzo capovolto sul pavimento e così prendemmo la maggior parte dei pulcini, ma poi gli ultimi dovemmo acciuffarli uno ad uno con scatti degni di un trequartista. Fu una fatica immane. Da allora ho leggermente in antipatia i pulcini, non riesco più a vederli sotto la stessa luce. Ricordo ancora chiaramente i ricordini puzzolenti che avevano lasciato in giro e che dovetti aiutare a pulire. Fu un miracolo, se riuscimmo a rassettare tutto prima dell'arrivo dell'amministratore. I pulcini erano al sicuro nello scatolone (bucato per farli respirare, ma ben chiuso), la casa pulita e il loro pigolare lo coprii strategicamente con della musica classica posta in sottofondo. Fu solo dopo che l'amministratore se ne andò che ci accorgemmo che un pulcino ci era sfuggito, non so come, ed era rimasto sotto il divano tutto quel tempo, per fortuna in silenzio. Piccolo mostriciattolo giallo. Fui felice di poter andarmene da lì in fretta, una volta pagata per i miei servigi di aiutante acchiappa-pulcini.


Ci credo! Ahah- ehm *colpo di tosse* tu invece, Giulia, raccontaci come si comporta Alice in ufficio? Mette i piedi sulla scrivania, sbriciola ovunque o ha altri difetti?
G:- E' talmente poco in ufficio che non può avere certe abitudini. E' costantemente in movimento, arriva, se ne va, arriva, se ne va di nuovo. Mi farebbe girare la testa se le prestassi maggiore attenzione. Sembra un'anima in pena, non è in grado di stare seduta per lunghi periodi di tempo. Preferisce stare sul campo. O almeno così dice lei, e a me sta bene così. L'ufficio è di mio dominio in questo modo e nessuno mi disturba.
A:- Spero almeno che i clienti paganti non ti disturbino talmente tanto da mandarli via! Il tuo lavoro sarebbe accoglierli e prendere appuntamento in mia vece, non goderti la solitudine silenziosa degli uffici della mia agenzia. Solitudine uguale pochi clienti, uguale meno introiti, uguale calo del tuo stipendio. Se fossi in te vorrei molto più caos davanti alla mia scrivania.
Giulia :- Se vuoi caos perché non porti in ufficio qualche centinaio di pulcini? Dopotutto abbiamo scoperto che sei anche un'accomodatrice di pulcini.
Alice:- Lo sapevo che era un errore parlare di quell'episodio davanti a te!


Sì, certo. Sicuramente. Che carine. Tu che mi dici Edoardo? Come vi siete conosciuti tu e Alice?
E:- E' stato molto romantico.
Alice si zittisce e lo fissa perplessa.
E:- Lei mi ha tamponato. Io mi sono fermato perché il semaforo era rosso, lei non ha frenato in tempo e mi ha centrato.
Ah....molto romantico.
E:- Mentre compilavo la constatazione amichevole, lei era chiaramente sulle spine, mi ha detto di essere in ritardo per un lavoro urgente così mi ha dato il cellulare e ho pensato a tutto io, mentre lei è sgommata via. Le nostre assicurazioni hanno concordato il rimborso dovuto, ma io l'ho voluta chiamare comunque di persona per avvertirla e anche perché mi era rimasta impressa la sua etica lavorativa. Nonostante fosse certamente scossa per il piccolo incidente non l'aveva dato a vedere e si era fiondata verso l'ufficio come niente fosse.  Durante la chiamata l'ho invitata a cena e poi abbiamo iniziato a frequentarci. Il suo lavoro era molto importante per lei e le rubava molto tempo, ma non ho mai preteso lo trascurasse per me, non sarebbe stato giusto, anche perché vedevo che l'appagava e la rendeva felice. Allora non sapevo esattamente cosa facesse... l'ho scoperto solo di recente. E non sapevo dei pulcini.
Alice alza gli occhi al cielo:- Vogliamo finirla con questi pulcini ! Uno cerca di essere sincero, ed ecco il risultato, viene preso in giro fino alla fine dei suoi giorni.
Ah-ehm! Grazie per i pulcin.... voglio dire grazie per l'intervista! E se volete saperne ancora di più suo nostri ospiti non perdete la prossima tappa del blogtour!

Una piccola nota: se avete seguito tutte le interviste, presentatevi il 23 dicembre presso la pagina di Lie4ME di facebook, chi saprà rispondere vincerà una delle tre copie in palio!

Ciao!
Lynn



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